Si sente spesso parlare di Plexiglass® o Lexan® e, nonostante all’apparenza possano sembrare simili, questi due semilavorati plastici presentano differenze sostanziali che li rendono più o meno idonei all’impiego per specifiche lavorazioni.
Il polimetilmetacrilato, più comunemente noto come Plexiglass®, è una materia plastica particolarmente commercializzata da un elevato coefficiente di trasparenza, addirittura maggiore di quello del vetro. Le principali caratteristiche di questo materiale includono:
- Buona resistenza agli urti
- Resistenza alle intemperie
- Buona sopportazione dell’umidità
- Resistenza agli agenti chimici
- Infrangibilità
Questo materiale può essere estruso o ricavato da colatura, ed è suggerito però un impiego all’interno di ambienti protetti in quanto un’eccessiva esposizione solare potrebbe provocarne un indurimento con conseguente formazione di crepe. Per quanto riguarda l’aspetto estetico il Plexiglass® è facilmente rigabile e tende ad ingiallire col tempo.
Il Lexan® è invece una resina appartenente alla famiglia dei policarbonati. Le lastre fatte con questo materiale possono essere piegate a freddo, è praticamente impossibile da spezzare e non si incrina con facilità. Il fattore che differenzia Lexan® da Plexiglass® è una maggiore elasticità e resistenza al taglio, mentre difficilmente ingiallisce. Rispetto al Plexiglass® l’indice di trasparenza è buono ma nettamente inferiore e tende ad opacizzarsi nel tempo. In ultimo il Lexan® presenta una maggior resistenza al fuoco, pertanto più sicuro, nonché maggiormente isolante a livello termico.
Entrambi i prodotti sono atossici e antibatterici, nonché riciclabili.
Meglio il Plexiglass® o il Lexan®?
Questa domanda spesso ci viene posta, e non esiste probabilmente una risposta giusta e una sbagliata, ma questa dipende sempre dall’impiego al quale i prodotti sono destinati.
Se si ha esigenza di avere un elevato coefficiente di trasparenza, realizzare particolari destinati all’arredo o comunque al posizionamento in zone interne, nonché poca necessità di lavorazione del materiale, decisamente meglio il Plexiglass®. Al contrario se si desidera un materiale malleabile, da esporre ad agenti atmosferici, si potrebbe facilmente optare per il Lexan®. Quest’ultimo infatti potrebbe trovare impiego anche per la realizzazione di parabrezza protettivi di ciclomotori, fanali e serre, mentre l’acrilico si presta meglio per arredi, insegne luminose e lampade.
Viste le premesse pertanto si può concludere affermando che Plexiglass® e Lexan® sono entrambi due materiali validi e di qualità, ma che per evitare di impiegare quello meno idoneo, è bene fare una valutazione preventiva della destinazione d’uso, magari facendosi affiancare da un esperto, che sarà in grado di indirizzare verso la soluzione più idonea.